lunedì 29 settembre 2008

IL RITORNO DEI CAIMANI

clicca sull'immagine per vedere la puntata
Lacrime di Caimani” è il titolo della prima puntata di quest’anno di AnnoZero, che ha avuto come protagonisti i lavoratori che hanno salutato tra gli applausi il ritiro dell’offerta Cai per l’acquisto della compagnia di bandiera. In studio ospiti Roberto Castelli e Antonio di Pietro, Gianni Dragoni e in collegamento dagli Stati Uniti Nicola Porro e Federico Rampini.

Senza Stato, nè legge...


Riporto la prima parte dell'intervento di Marco Travaglio:
"Buongiorno a tutti, raccolgo un foglio che sto stampando perché mi serve per questo intervento. È stata un’altra grande settimana. A leggere i giornali e a sentire i telegiornali Alitalia è salva! In realtà Alitalia non esiste più, è una società in liquidazione e, come ormai spero si sia capito dopo la puntata di Annozero, è stata regalata a spese nostre a una cordata di strani signori che non hanno alcuna competenza, alcun interesse sui voli aerei, ma hanno molte competenze nei rapporti con la politica e nei favori della politica. Favori attivi e passivi. E di favori ce n’è bisogno alla grande per la nostra classe politica a proposito di quel volo, avete visto, Roma-Scajola-Roma che l’Alitalia garantisce quando Scajola è ministro, quindi anche oggi. Tutti presi dal salvataggio di Alitalia che non è salva perché non esiste più e che ci costerà probabilmente più di tre miliardi di euro, pari al taglio della spesa per la scuola dei prossimi anni. Tagliamo tre miliardi alla scuola e migliaia e migliaia di maestri e dipendenti per andare a pagare i debiti di una società pubblica che viene regalata ai sedici fratelli bandiera.
Tutti presi dai festeggiamenti che invece dovrebbe essere luttuoso e che non era affatto inevitabile se si fosse messa sul mercato internazionale la parte sana di Alitalia, quella che è stata regalata ai sedici furbetti, probabilmente i vettori stranieri come Airfrance, come Lufthansa, come British, avrebbero preferito comprarsela tutta."

domenica 28 settembre 2008

COMUNI TRASPARENTI

I COMUNI DEVONO ESSERE TRASPARENTI

L'operazione "Fiato sul collo" sta producendo i primi effetti. Sindaci e assessori abituati a gestire il Comune come se fosse "Cosa Loro" stanno reagendo. Non con il confronto con gli elettori, ma con denunce e querele ai cittadini. Che possono votare, ma non possono essere informati, non possono protestare, non possono filmare consigli comunali PUBBLICI.
I nostri amministratori sono dei pirahna che nuotano nell'acqua torbida delle compensazioni, degli affari, dei favori. Sono, quasi tutti, pilotati dai partiti. Un inceneritore sul territorio può fruttare un posto di deputato nella prossima legislatura. Una nuova discarica e ci si ritrova in Senato. Le aziende di Stato come l'ENEL e le municipalizzate hanno la precedenza sui diritti dei cittadini. Nel caso, improbabile, qualche magistrato faccia chiarezza sulle delibere comunali c'è il suo trasferimento. Nel caso, quasi impossibile, un amministratore finisca sotto inchiesta viene promosso parlamentare per meriti sul campo. La fedeltà al partito è un investimento sicuro.
Oggi pubblico il video del consiglio comunale di Desio. Il cittadino che ha ripreso i SUOI dipendenti è stato convocato dai Carabinieri e minacciato di querela da due assessori.
E, sempre oggi, dò spazio agli abitanti di Tarquinia denunciati dall'amministrazione comunale dopo una civile protesta attuata durante il consiglio comunale del 13 agosto per tutelare la salute e le imprese locali, per non morire di tumore a causa delle centrali a carbone.
In quell’occasione, la maggioranza di centro-sinistra che guida il Comune, deliberò la piena delega al Sindaco ad accettare le “compensazioni” economiche dell’Enel, a risarcimento del gravissimo inquinamento che provocherà la centrale di Civitavecchia alimentata a carbone.
Dal sito Nocoketarquinia:
"Il sindaco non tutela le aziende agricole e turistiche e sceglie il carbone, questo emerge dai tanti comunicati del comune di Tarquinia che sceglie la polemica piuttosto che rispondere ai temi concreti che riguardano la riconversione a carbone di Civitavecchia, come quello legato all’economia. Per onorare la verità, bisogna però fare chiarezza su un tema che il nostro sindaco usa fin troppo spesso, su cui vorrebbe ricadesse una sorta di ruolo rassicurante: il “monitoraggio” . Il sindaco di una città ha il potere ed il dovere di fermare la centrale di TVN. Ma scegliendo di prendere i soldi sporchi del carbone, è evidente che Il sindaco del comune di Tarquinia non ha scelto la tutela del territorio: rimane da una parte a guardare il monitoraggio ambientale,che per legge compete agli istituti regionali e nazionali.Un sindaco dovrebbe tutelare i cittadini e la loro economia, piuttosto spieghi meglio la relazione che c’è tra il ruolo tecnico del monitoraggio e i soldi che intende incassare dall’accordo con Enel. Spieghi poi per quale motivo prende i soldi da Enel per un ruolo istituzionale che non gli compete, il monitoraggio, magari con le centraline acquistate proprio dall’ente elettrico che si fa controllare dallo stesso sindaco che accetta i suoi soldi. Per favore! Non siamo stupidi come lei vorrebbe. Infatti nella delibera del 13 Agosto il sindaco non è stato delegato dal consiglio comunale per fare il monitoraggio, ma per prendere i soldi da Enel, non si può mistificare la realtà fino a questo punto. Il sindaco di Tarquinia poteva scegliere di stare dalla parte dei cittadini e dell’economia del nostro territorio, ha scelto di stare dalla parte di Enel, dalla parte di chi prende i soldi e non gli resta altro che “monitorare”!.
Le aziende che insistono sul territorio coinvolto dalle ricadute dell’utilizzo del carbone non staranno a guardare il proprio tracollo economico e si organizzano senza il proprio sindaco.
Quindi il comune invece di polemizzare su due parole gridate in consiglio comunale ed arrivare addirittura a denunciare i suoi stessi elettori dovrebbe dire come salvare l'economia, l’agricoltura fiorente, la storia millenaria di questa meravigliosa cittadina che ha radici profonde nella storia ricca di tesori archeologici di valore inestimabile.
Le due imprenditrici denunciate hanno ricevuto fiumi di messaggi di solidarietà, questo per tutti noi è lo stimolo giusto per continuare a lottare contro il carbone e contro tutti coloro che lo sostengono, sindaco compreso." Comitato Tarquinia No Coke

Ps: Potete inviare i link a video nella sezione:"Invia il tuo video" attinenti all'argomento del post. Saranno inseriti in sequenza al fondo del post. L'obiettivo è di avere un'informazione video completa, la VOSTRA, in 24 ore, il tempo che intercorre tra un post e il successivo


Censura al Consiglio Comunale di Desio

Dipendenti comunali, stiamo arrivando...

OPERAZIONE "FIATO SUL COLLO"


L'iniziativa "Fiato sul collo" fa proseliti. Antonio Di Pietro, oltre ad aderire, mette a disposizione i suoi sindaci, assessori e consiglieri comunali. Chi vuole potrà chiedere il loro aiuto per filmare i consigli comunali.
Ho creato un'area: "Fiato sul collo" con un banner da diffondere in Rete. Pubblicherò l'elenco aggiornato dei comuni trasparenti che, in modo autonomo, rendono disponibili i filmati delle sedute comunali. Non fatevi intimidire da eventuali cialtroni, filmate e pubblicate i vostri video su YouTube con il tag: "Fiato sul collo".
"Caro Beppe,
in Italia sta scomparendo l’informazione e con essa la voglia di lottare per averla da parte dei cittadini. La popolazione è delusa, stanca e ipnotizzata da una patina di indifferenza e rassegnazione. Piazza Navona è stato un segnale forte (e ci ritorneremo l’11 di ottobre per il referendum conto il Lodo Alfano) così come lo sono stati i VDay, la voglia di combattere c’è ma i giornali ed i media la soffocano facendo apparire questo Paese come allineato e favorevole alla deriva dittatoriale imposta da una classe politica al tramonto.
Io e il mio partito ce la stiamo mettendo tutta, non ci fermeremo e non ci fermeranno.
Il 6 settembre hai scritto un articolo nel tuo blog intitolato “Comuni:padroni a casa nostra!” leggerlo e vedere il video dei ragazzi di Vicenza allontanati mentre filmavano il consiglio comunale non mi ha sorpreso. Appena esco dal mondo chiuso della politica, dal Parlamento, dalle conferenze con questi media ricevo mille segnali di voglia di cambiare. La gente per strada mi abbraccia, mi arrivano centinaia di email al giorno di sostegno, la Rete è come se sapesse tutto. Fuori dal Parlamento io ed i miei parlamentari non ci sentiamo soli, ma con i cittadini dalla nostra parte, e sono tanti, milioni.
Ho invitato i consiglieri comunali, gli assessori, i sindaci dell’Italia dei Valori sul territorio a farsi promotori dell’iniziativa “Comuni Trasparenti” . Il diritto di informare e di essere informati è sancito dalla Costituzione. Nessuno può impedire ad un cittadino, e ai nostri eletti di filmare e far filmare sedute ed eventi pubblici quali i consigli comunali. Perfino le sedute di Camera e Senato sono in diretta streaming. Qualsiasi regolamento sancisca il contrario a livello locale è carta straccia. Chiunque utilizzi le forze dell’ordine per allontanare chi riprende sta compiendo un abuso di potere. Ho offerto nell’iniziativa assistenza legale a coloro che si vedranno negato questo diritto, vale anche per quei ragazzi di Vicenza e per altri che verranno.
Invito chiunque sia ostacolato nelle riprese di un consiglio comunale a verificare la presenza di un rappresentante IDV nel suo comune, a contattarlo e presentarsi con lui alla prossima seduta consiliare. Con rinnovata stima." Antonio Di Pietro


OPERAZIONE: "FIATO SUL COLLO"
INCENERITORI

fonte: www.beppegrillo.it

sabato 27 settembre 2008

Italia-Seychelles


Classifica corruzione 2008 nel mondo di Transparency International

L'Italia e le Seychelles sono entrambe al 55° posto nel mondo per la corruzione nel settore pubblico. Siamo scesi di 14 posizioni dal 2007 grazie a una maggiore diffusione "dell'abuso di pubblici uffici per il guadagno privato".
Propongo al presidente delle Seychelles, James Michel, un gemellaggio con l'Italia. Un grande Paese come il nostro potrà trasformare quel piccolo paradiso terrestre in una cloaca internazionale di grande rilievo.Qualche inceneritore, due centrali nucleari riciclate dall'Enel, un po' di narcotraffico per le rotte dell'Oceano Indiano, materiale tossico per costruire nuove scuole, pregiudicati in Parlamento a volontà.
L'Italia può offrire anche consulenza legale contro i problemi derivanti dalla corruzione. I nostri avvocati in Parlamento Alfano, Ghedini e Consolo sono i migliori sulla piazza. Se un parlamentare ha problemi con la giustizia trovano sempre il Lodo giusto per lui, per farla franca, per evitargli le seccature della galera. Il lodo Alfano ha posto al di sopra della legge le prime quattro cariche dello Stato. Il lodo Consolo dovrebbe mettere al sicuro dalla giustizia tutti i ministri, a partire da Matteoli, del quale, non per niente, Consolo è l'avvocato. Le leggi in Italia sono disegnate su misura da Ghedini, il doppiolavorista, avvocato dello psiconano. Difende il suo datore di lavoro sia in tribunale che in Parlamento. In Italia ogni politico che si rispetti nomina il suo avvocato senatore o deputato. Per non finire dentro.
In cambio le Seychelles potrebbero ospitare i mafiosi della 41 bis. E, in caso di condanna per il processo Mills, anche Testa d'Asfalto. Il Lodo Alfano, secondo il pubblico ministero Fabio De Pasquale, è incostuzionale. Con lui sono d'accordo tutti gli italiani, tranne Alfano, Ghedini e Consolo (il nuovo trio d'attacco alla Costituzione, l'Al-Ghe-Co) e il presidente della Repubblica Morfeo Napolitano.

Posizione mondiale, Stato, punteggio

giovedì 25 settembre 2008

MORATTOPOLI: Che Saràs, Saràs...

MORATTOPOLI

Scrivevo di emmemmme Massimo Moratti nel blog il 23 aprile 2007, diciassette mesi fa:
“Ogni tanto il fratello maggiore Gianmarco gli chiede di mettere una firma sui collocamenti. La gente si fida di lui, del suo aspetto da Bugs Bunny buono. E così è stato anche per il debutto di Saras in Borsa. I Moratti hanno incassato 1,7 miliardi di euro, ne avevano bisogno per rinforzare la squadra. Il titolo fu quotato a 6 euro in un momento di crollo del settore energetico. Chi lo comprò perse il 12% in un solo giorno. Riassunto: qualcuno decide che il prezzo di 6 euro è giusto, i risparmiatori ci credono, comprano, perdono. I Moratti e le banche ci guadagnano e la procura indaga. La Consob dov’era? Cardia illuminaci.”
Emmeemme farfugliò di querele contro di me di cui non ho avuto notizia. Quelle che ho comunque mi bastano.
Diciassette mesi dopo il post “Senza rubare”, il 23 settembre 2008, il consulente tecnico della Procura di Milano ha descritto l’operazione Saras in 400 pagine.
Il consulente, come riportato da Repubblica: “ha ipotizzato che l’incasso della quotazione sia servito soprattutto a un ramo della famiglia, quello di Massimo Moratti, per far fronte ai debiti dell’Inter. Con un contestuale danno per il mercato di 770 milioni di euro”.
In sostanza le azioni sono state quotate a un prezzo molto superiore al loro valore. I Moratti e le banche hanno incassato. Chi ha comprato ha perso 770 milioni di euro.
Le banche hanno offerto un aiuto prezioso per la collocazione dei titoli. Le email sequestrate dalla magistratura:
- “E’ vitale che davanti al prezzo ci sia un 6”, Federico Imbert, Jp Morgan
- “Devi essere al corrente del fatto che abbiamo ottenuto 1,6 miliardi di euro, cioè da entrambi i fratelli, ma uno dei due deve ripagare 500 milioni di debiti, così quella parte non la vedremo per lungo tempo” Emilio Saracco, Jp Morgan
- “Parlato a lungo con Miccichè di Intesa. E’ contento del lavoro fatto insieme su Saras e Intercos. E’ personalmente a disposizione per stimolare forza vendita specialmente su Saras. Chiede di informarlo se vediamo problemi o sgranature. Tiene ovviamente molto al successo data l’esposizione sua e di Passera con i Moratti. E’ stato da lui Galeazzo Pecori Girali di Morgan Stanley consigliando di non esagerare sul prezzo. Lui crede che lo faccia per invidia nei nostri confronti” Federico Imbert, Jp Morgan.
Che Saràs, Saràs …:
- Moratti, incasso 1,6 miliardi di euro
- Jp Morgan, incasso 26,7 milioni di euro
- Banca Caboto, incasso 18 milioni di euro
- Morgan Stanley, incasso 20,9 milioni di euro
- Azionisti, perdita 770 milioni di euro.

MORATTOPOLI 2

Sei felice dell'aria che respiri ad Ambivere?