sabato 31 gennaio 2009

La Sardegna oscurata dal digitale terrestre

Beppe Grillo attacca il digitale terreatre, maggio 2005

La Sardegna è stata oscurata dal digitale terrestre. Sky sta facendo affari d’oro. I sardi per informarsi migrano in massa sul satellite e fanno avanti e indietro con il continente.
Fedele Confalonieri non ci dorme la notte. Due pensieri lo tormentano. La tenuta del titolo Mediaset e il digitale terrestre. Nel maggio del 2005 Nonno Fedele mi gridò: “Chi è questo Masaniello che rompe il cazzo!” a un convegno sull’informazione. Le sue vene del collo si gonfiarono e diventò più rosso di Gasparri quando pensa. Mi ero permesso di dire che il digitale terrestre era una tecnologia morta, defunta, anzi mai nata. Vi ricordate la pubblicità dello psiconano: “Il digitale terrestre è arrivato sulla terra”? Oggi, come ieri, è sottoterra, solo che ora se ne sono accorti tutti.
Dal blog, 9-10-2005: “Il DTT è successivo alla sentenza 466-2002 della Corte Costituzionale che stabiliva che nessuno poteva possedere più di due reti televisive. Per impedire, ma forse la mia è solo malizia, l’applicazione del decreto il governo realizzò la legge “ad televisionem” Gasparri. Per utilizzare il DTT bisogna avere una scatola chiamata decoder per la quale sono stati stanziati contributi pubblici. Il DTT è pubblicizzato con soldi pubblici. Di chi sono questi soldi? Nostri! E a chi vanno? Forse a chi fabbrica i decoder e ai proprietari delle reti televisive, attraverso l’acquisto delle partite di calcio, l’unica cosa a cui sembra serva il DTT?”.
Dal blog 1-12-2005: ”Sono stati venduti con i contributi statali, e quindi con i nostri soldi, solo tre milioni (rispetto ai venti milioni di famiglie italiane) di inutili decoder, e il governo ha deciso di spostare in avanti di due anni l’adozione obbligatoria del DTT. Sulla Rete si possono vedere già oggi, se la linea arriva (come negli altri Paesi), se la linea è veloce (come negli altri Paesi), se ha un costo ragionevole (come negli altri Paesi) centinaia di canali televisivi. Chi ci ha guadagnato da DTT? Chi ci sta guadagnando dall’adozione di una tecnologia zombie? Un giorno dovremo pur farli i conti”.
L’Italia ha perso dieci anni nelle telecomunicazioni grazie alla legge Gasparri e agli aiuti di Stato al digitale terrestre. Una tecnologia obsoleta, un ferrovecchio come Rete 4 e nonno Fedele.
L’Italia ha una grande opportunità. Con la diffusione del digitale terrestre, Mediaset e la Rai saranno oscurati in modo naturale. Le prossime regioni ad essere liberate saranno Val D’Aosta, Piemonte, Trentino e Campania. Poi il resto del Paese.
Loro non molleranno mai (ma gli conviene?). Noi neppure.

sabato 17 gennaio 2009

Salva il tuo conto corrente dallo Stato

Conti dormienti e poca trasparenza


I conti dormienti per finanziare la social card e l'Alitalia. I conti dormienti. Che bella definizione per fotterti. Tu dormi insieme ai tuoi conti e gli altri godono. Depositi i tuoi risparmi in banca. Hai fiducia nella tua banca, nella faccia del direttore della tua filiale, altrimenti non gli affideresti i tuoi soldi. Li lasci lì, dormienti, perchè crescano negli anni, magari con un interesse modesto. Ma, se non movimenti il tuo conto, dopo dieci anni, arriva il principe azzurro a risvegliarlo. Ha la faccia del Ministro del Tesoro. Non bacia il conto, se lo fotte. Il conto è risvegliato e trasferito nelle casse dello Stato. Il rapporto è tra te e la tua banca. I soldi sono i tuoi. Chi li usa è il Tesoro.
E' un esproprio legalizzato. Il numero dei conti dormienti alla fine dello scorso novembre era di 1.071.590, pari a circa 800 milioni di euro.
Lo Stato ha le pezze al culo, ieri la Banca d'Italia ha usato l'espressione "economia di guerra". Questo Stato mette le mani nelle tasche degli italiani con trucchi miserabili come i conti dormienti. Era successo anche con il governo Amato e il prelievo forzoso sui conti correnti, ma ora è peggio.
Si colpiscono i più deboli, i più fiduciosi in questa cloaca di Stato. Gli anziani e gli emigrati italiani in Canada, in Australia, in Brasile che non conoscono il decreto o non sono in grado di informarsi o di essere informati. Che non sanno che i loro soldi scompariranno se non sono movimentati. E vale per ogni tipo di deposito:
- deposito di somme di denaro, effettuato presso l'intermediario con l'obbligo di rimborso
- deposito di strumenti finanziari in custodia ed amministrazione
- contratti di assicurazione di cui all'articolo 2, comma 1, del decreto legislativo 7 settembre 2005, n. 209, in tutti i casi in cuil'assicuratore si impegna al pagamento di una rendita o di un capitale al beneficiario ad una data prefissata.
La banca dovrebbe inviare una raccomandata con ricevuta di ritorno per avvisare la persona che i suoi soldi saranno prelevati dal Tesoro. A me risulta che non sia tenuta a farla per tutti i tipi di deposito. Il Tesoro mi smentisca se sbaglio.
Se avete dei conoscenti all'estero o persone anziane verificate se hanno un conto dormiente con il motore di ricerca del ministero e avvertitele subito. In teoria per dieci anni dall'esproprio si possono richiedere i soldi indietro al Tesoro. Capite, potete richiedere i VOSTRI SOLDI INDIETRO... Dovrebbe esistere una procedura per recuperare i soldi, ho telefonato a una banca e mi hanno detto che aspettano ancora istruzioni dal ministero per sapere qual è...L'esproprio di Stato non si applica per i depositi sotto i cento euro, per ora..., domani avranno bisogno anche degli spiccioli.
Tremonti ha detto, a proposito del calo del 2% del PIL nel 2009, che non siamo al Medio Evo. Ed è vero, nel Medio Evo i ladri si chiamavano ladri, le gabelle si chiamavano gabelle e non decreti legge. Questo Governo non mette le mani nelle tasche degli italiani, si rivolge direttamente alla loro banca.
Avvertite i vostri conoscenti e parenti all'estero e le persone anziane che conoscete. Non lasciate che gli fottano così i loro risparmi.
ULTIMORA: Scoperto il conto dormiente dell'ex latitante Bettino Craxi. Clicca per vederlo!
Ps.: iscrivetevi al gruppo Facebook: "Salva il tuo conto corrente dallo Stato"

Salva il tuo conto corrente dallo Stato!

lunedì 5 gennaio 2009

L'OROSCOPO del 2009

Buonanotte all'Italia, Luciano Ligabue


A gennaio l’economia rallenta, ma tiene.
A febbraio Morfeo Napolitano nutre qualche preoccupazione per il PIL.
A marzo Tremonti implora gli italiani, Geronzi, Profumo e Passera di comprare Bot, Btp e CCT.
Ad aprile lo psiconano garantisce sul futuro dell’Italia.
A maggio Boss(ol)i rassicura che il federalismo è alle porte.
A giugno alle elezioni non ci va nessuno.
A luglio i nuovi disoccupati sono più di due milioni.
Ad agosto Morfeo Napolitano spiega in diretta televisiva che una possibile crisi lo inquieta.
A settembre Tremonti taglia del 30% le pensioni e gli stipendi del pubblico impiego. Sempre a settembre il debito pubblico supera i 1900 miliardi. Sempre a settembre lo psiconano si fa riprendere in via Montenapoleone a Milano a fare acquisti per rassicurare gli italiani. Bondi, Cicchitto e Gasparri passano tutti i pomeriggi alla Upim a riempire i carrelli.
A ottobre gli insegnanti non ricevono lo stipendio e le scuole sono chiuse.
A novembre falliscono le amministrazioni pubbliche di Roma, Napoli, Palermo e Bari. Sempre a novembre lo psiconano si reca due settimane alle Barbados per dare l’esempio e dimostrare a tutti che la crisi è un’invenzione dei comunisti.
A dicembre, dall’elicottero, mentre varca il confine austriaco, Tremonti dichiara la bancarotta dello Stato e il federalismo fiscale. Nel senso che ognuno si terrà per sé quello che gli è rimasto in tasca.
A dicembre lo psiconano decide di prolungare per qualche anno le sue vacanze e di farsi assistere dal super consulente Lucianone Gaucci per trattare il suo rientro in Italia ai domiciliari con i tribunali della Repubblica.
Buon 2009!


******************************************
Il calendario dei Santi Laici 2009 è disponibile in download gratuito nel formato pdf o a prezzo libero, nella versione a colori stampata su carta patinata.

Scarica il Calendario dei Santi Laici 2009

fonte: http://www.beppegrillo.it/

Cinque sorelle per me posson bastare...

Jawaher 4 anni, Dina 8, Samar 12, Ikram 14, Tahrir 17 anni. Cinque sorelle palestinesi della famiglia Balousha. Vivevano a Jabaliya, vicino a Gaza City. Un campo profughi della striscia di Gaza. Una bomba le ha uccise. Un F16 israeliano è volato sulle case di Jabaliya e sulla moschea Imad Aqel, le ha sfiorate nella notte, il suo respiro le ha distrutte. Israele vuole combattere Hamas, ma uccide i bambini.
Si può dire, gridare che chi uccide i bambini, in modo deliberato, ovunque nel mondo, è un assassino? E che va giudicato per crimini contro l'umanità da un tribunale internazionale? Non ci sono giustificazioni. Lo scrittore Abraham Yehoshua, una voce tra le più importanti di Israele, ha detto: "Non avevamo scelta". Ma tra la vita di una bambina e qualunque altra cosa ci deve essere scelta. La bambina è sacra, il resto non conta.
Israele vuole creare un cordone di sicurezza intorno a sè con i bombardamenti, dal Libano a Gaza. Ma non saranno le bombe a portare la sicurezza. Per ogni civile ucciso, ci saranno cento terroristi in più. Per ogni bambino libanese, palestinese, arabo ucciso, mille terroristi in più. Israele si mette sullo stesso piano dei suoi nemici quando massacra i civili e, per questa ragione, potrebbe non avere domani più amici in Occidente. A Israele si chiede di essere non solo più forte di chi la vuole distruggere, ma anche migliore.


La fotografia delle cinque sorelle uccise ha fatto il giro del mondo arabo e del Medio Oriente. Una fotografia di rabbia di massa.
******************************************
Il calendario dei Santi Laici 2009 è disponibile in download gratuito nel formato pdf o a prezzo libero, nella versione a colori stampata su carta patinata.

Scarica il Calendario dei Santi Laici 2009

fonte: www.beppegrillo.it

domenica 4 gennaio 2009

SOCIAL CARD: chi ci guadagna davvero?


Il ministero dell'Economia ha presentato la social card, tesserina magnetica prepagata che era già stata annunciata la scorsa estate e che dovrebbe avere funzione di supporto per i meno abbienti. I soldi contenuti nella social card possono infatti essere spesi per pagare le bollette di luce e gas, e per comprare generi alimentari presso i negozi convenzionati che espongono l'apposito cartello. Ma ben pochi ne beneficeranno, e il costo per lo Stato va ben al di là di quel che finisce nelle tasche dei cittadini.
Pensionati: solo redditi inferiori ai 6.000 euro all'anno
Intanto partiamo da chi ne beneficerà: gli over 65 enni e le famiglie con bambini con meno di 3 anni.
Per i primi il provvedimento vale per chi singolarmente guadagna al massimo 6.000 euro (8.000 per gli over 70), considerando tra questi tutti i redditi, anche quelli assistenziali che generalmente non sono considerati ai fini fiscali. Ma attenzione, l'Isee (il documento che certifica la situazione reddituale della famiglia) prodotto dalla famiglia di cui si fa parte deve essere di 6.000 euro. Di conseguenza parliamo, ad esempio, di famiglie in cui due pensionati guadagnano complessivamente al massimo 723 euro netti al mese, che diventano ben 923 euro se hanno un figlio a loro carico. Ma c'è sempre un "ma" per lo Stato: oltre ai vincoli delle utenze che possiamo capire, la persona deve possedere al massimo una casa, che per non modificare l'Isee deve essere entro i 51.000 euro di valore catastale, un conto corrente con al massimo 15.000 euro di risparmi e un'auto. Ma attenzione, se la famiglia possiede un box, perde il diritto alla social card.
Ammesso e non concesso che con la categoria catastale C7 (tettoie), il Ministero intendesse la C6, quella tipica dei box, comunque non capiamo la precisazione, visto che si tratta sempre di immobili a uso non abitativo.
Famiglie con bambini: fino a poco più di 1.100 euro di reddito se si è in quattro
Le famiglie con bambini con meno di 3 anni, che possono beneficiare di una ricarica della social card per ogni figlio, non se la passano comunque meglio. Non c'è più il limite di reddito personale di 6.000 euro, ma per ottenere la social card (famiglia di quattro persone) non bisogna guadagnare più di1.131 euro netti al mese totali.
Ovviamente se si ha ancora un mutuo da pagare o si è in affitto i redditi netti riescono a essere un po' più alti grazie al valore Isee che si abbassa.
Solo in pochi negozi (e non nella grande distribuzione, meno cara)
La social card è utilizzabile per pagare le bollette di luce e gas e per comprare prodotti alimentari nei negozi convenzionati.
Il vero problema è che, come ha riconosciuto anche il Governo, solo il 5% dei commercianti ha aderito all'iniziativa, forse perché la paura dei tempi biblici (in media 200 giorni) di rimborso dello Stato ha giocato un ruolo fondamentale nella decisione.
Inoltre, le categorie merceologiche individuate dal Ministero sono limitate a panifici, latterie, macellerie, spacci, drogherie e supermercati (quindi piccole catene), dove i prezzi medi non sono certo quelli delle grandi catene di distribuzione. Questo vincolo di categoria limita di molto la possibilità di utilizzo, soprattutto per i pensionati, che hanno poche possibilità di spostamento: di conseguenza il reale utilizzo viene limitato al pagamento delle bollette, che garantisce (è un caso?) il maggior ritorno in termini di Iva e accise allo Stato.La scelta della tessera di plastica, poi, è stata giustificata dal Ministero per riconoscere agli utilizzatori sconti sulla merce, tuttavia, essendo i prezzi medi degli esercizi convenzionati mediamente più alti, gli sconti di fatto produrrebbero nel migliore dei casi solo un livellamento dei prezzi a quello già normalmente praticato dalle grandi catene.
Il costo per lo Stato: non tutto va ai cittadini
Il Ministero ha detto che allo Stato la social card costerà 450 milioni di euro annui a regime e che ne beneficeranno 1,3 milioni di italiani. Quindi, poiché entro dicembre daranno la prima tranche di 120 euro, i conti sono presto fatti: il costo entro dicembre è di 156 milioni di euro. In pratica, entro dicembre 2009 il Governo stima di spendere 606 milioni di euro per la social card. Che sono coperti da stanziamenti dello Stato ancora in fase di discussione per 650 milioni e da 200 milioni già donati da Eni e dai 50 milioni donati da Enel. Questi ultimi due soggetti in realtà daranno la possibilità allo Stato di recuperare parte degli investimenti grazie a quello che i consumatori spenderanno con la social card per pagare le bollette di luce e gas, sulle quali come ben sappiamo l'incidenza dell'Iva e delle accise è decisamente elevata. Ma la social card non è a costo zero per lo Stato, infatti, oltre a quello che finisce nelle tasche dei pochi italiani che rientrano tra i meritevoli di aiuto, ci sono i costi relativi allo strumento stesso.
Parliamo dei costi di produzione della tessera, di circuito, di pagamento e di ricarica. La produzione fisica della tessera costa circa 50 centesimi a pezzo (costo fornito dagli emittenti), quindi già 650 mila euro sono stati utilizzati. Il circuito di pagamento chiede una percentuale all'esercente, che in media è circa del 2% del pagamento stesso. Quindi, auspicando a una compartecipazione dell'esercente alla spesa, sono, a essere ottimisti, altri 6 milioni di spesa statale. Per quanto riguarda la ricarica, le commissioni normalmente applicate dalle Poste non sono certo esigue perché ammontano a 1 euro a ricarica. Quindi per ogni carta sono 6 euro annui che lo Stato dovrebbe pagare: in ogni caso, applicando ad esempio un costo di 10 centesimi a ricarica, lo Stato comunque versa a Poste italiane circa 800 mila euro in un anno.
Tirando le somme, senza considerare i costi delle lettere inviate agli italiani (ancora una volta le Poste ringraziano), circa 7,5 milioni di euro si perdono lungo il tragitto che porta i 40 euro al mese nelle tasche delle famiglie. Sarebbe stato meglio un trasferimento diretto, tramite pensione o busta paga.

fonte: www.altroconsumo.it

venerdì 2 gennaio 2009

L'ITALIA ROVESCIATA

"Viva Caselli! Viva il pool antimafia!"

Un ragazzo siciliano ha gridato: "Viva Caselli, viva il pool antimafia!" durante un'esibizione periferica del condannato in via definitiva Sgarbi. E' stato allontanato dalla forza pubblica, sequestrato e rinchiuso in una stanza. Le persone che hanno assistito alla scena, tranne rare eccezioni, sono rimaste a guardare. E' un'Italia rovesciata. L'onesto è il disonesto. Il giudice è il ladro. Il pregiudicato è il parlamentare. Per capire come comportarsi è sufficiente dire il contrario della verità.
La stella polare dell'italiano è il rovescio del diritto. Non può sbagliare. Chi si fa i cazzi suoi campa cent'anni e chi si i fa i suoi e i nostri diventa presidente del Consiglio. Se il ragazzo avesse esclamato: "Mangano eroe!" sarebbe stato invitato a cena dalle autorità con babà e cannoli. Dire il contrario della verità paga in un Paese di mentitori.
Nessuno tocchi il ragazzo. E' un piccolo eroe, un fiore raro. Gli altri, i presenti che non sono intervenuti in sua difesa, sono invece italiani veri. Quelli che tengono sia famiglia che capobastone.

Scrive Sonia Alfano:
"Ancora una volta siamo costretti a prendere atto dei vergognosi comportamenti adottati dal sindaco di Salemi, Vittorio Sgarbi, dalla polizia municipale che ha agito in piena e totale violazione della legge e dalla stampa che, come spesso accade, ha riportato notizie false e imprecise. Il ragazzo che ha contestato Sgarbi ha solo riportato notizie vere che una certa stampa ha subito bollato come "accuse". Sgarbi è un pregiudicato condannato per truffa allo Stato e in primo e secondo grado per aver diffamato il dottor Caselli e l'intero pool antimafia. Siamo pertanto grati al ragazzo artefice della contestazione per aver mostrato che in Sicilia esistono ancora persone in grado di urlare la verità e di contestare, legittimamente, chi si è macchiato di così gravi gesti. Siamo amareggiati per l'inqualificabile comportamento della polizia municipale che, senza nessun titolo nè motivazione, ha sequestrato il ragazzo rinchiudendolo in una stanza della biblioteca "Franco La Rocca"... E' paradossale che uomini dello Stato difendano un pregiudicato che ha truffato quelle stesse Istituzioni che le loro divise rappresentano. Chiameremo a rispondere nelle sedi giudiziarie competenti gli artefici dei gravi episodi avvenuti..." Sonia Alfano

**********************************************

Il calendario dei Santi Laici 2009 è disponibile in download gratuito nel formato pdf o a prezzo libero, nella versione a colori stampata su carta patinata.


Scarica il Calendario dei Santi Laici 2009

fonte: www.beppegrillo.it

DISCORSO DI CAPODANNO - 2009

Beppe Grillo - Discorso di Capodanno


Scarica il Calendario dei Santi Laici 2009

fonte: www.beppegrillo.it

Sei felice dell'aria che respiri ad Ambivere?