sabato 20 ottobre 2007

Ambivere, la salute all'ultimo posto

Cosa sta facendo il nostro SINDACO per la salute dei CITTADINI che dovrebbe rappresentare?

Forse niente?
Forse stà tutelando solo chi arrecca danno (Fonderie e Centro Commerciale) alla nostra salute?

ATTENDIAMO anzi PRETENDIAMO delle risposte, ricordandole che percepisce uno stipendio pagato con le nostre Tasse.

SE RITENETE LA SALUTE UN ELEMENTO FONDAMENTALE DELLA VITA VOSTRA E DEI VOSTRI FIGLI, GUARDATE I SEGUENTI FILMATI:



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"Altro tema ben più caro agli ambiveresi e mai risolto è quello degli «odori gradevoli» che si sprigionano durante le ore serali (ma ormai anche di giorno) dagli insediamenti industriali e che costringono gli abitanti a vivere tappati in casa incidendo negativamente sulla qualità della loro vita e su quella dei loro figli.
Dulcis in fundo non poteva mancare la ciliegina sulla torta, quello che fa di Ambivere l’autentica perla dell’Isola: siamo tra i primi in classifica per insorgenza di tumori. Per dovere di cronaca...Un cordiale saluto dal paese dei balocchi." di DENIS MAZZOLENI

Lo Stato delle cose

In onda domenica 21 ottobre 2007 alle 21.30 - Report - Rai Tre

La puntata sarà dedicata ad una sorta di radiografia del Parlamento: si entrerà nelle storie dettagliate che riguardano gli onorevoli condannati in via definitiva, in primo e secondo grado, i rinvii a giudizio, gli indagati e gli incompatibili. Le stesse situazioni saranno confrontate con quelle di altri paesi europei, come Francia, Germania, Svezia. Vedremo anche alcuni casi analoghi ai nostri dentro al parlamento indiano.

I reati presi in considerazione riguardano le condanne per falso in atto pubblico e corruzione. Atti che dovrebbero pregiudicare e compromettere l'attività del parlamentare in quando portatore di modelli etici e morali. Secondo le nostre regole, se un parlamentare è stato condannato per un reato molto grave, il tribunale può decidere di aggiungere alla pena anche l’interdizione temporanea o perpetua dai pubblici uffici. È successo nel caso di Cesare Previti, che aveva corrotto dei giudici. Ma dalla sentenza definitiva emessa dal tribunale, al giorno in cui ha lasciato il Parlamento, sono trascorsi 14 mesi. Questo succede perché a decidere sui parlamentari sono i parlamentari e non un organo terzo come avviene per esempio negli altri paesi europei.

In Germania è stato impossibile capire come si sarebbero comportati in un caso come quello di Previti perché non riuscivano a capire l'assurdità del fatto.
Poi c’è il lungo elenco delle incompatibilità e ineleggibilità. Le decisioni spettano alla Giunta delle elezioni che propone all'aula che, alla fine, sovrana, vota. Ci vuole del tempo e così, a un anno e mezzo dall’inizio di questa legislatura, i parlamentari con doppio incarico sono ancora seduti al loro posto. Infine Catanzaro. Interviste inedite spiegano cosa sta succedendo e perché é diventato un caso politico.

di Giovanna Boursier

martedì 16 ottobre 2007

OPERAZIONE “BARATTO” - La Lega inciuciona con la Losa Legnami


Sembra proprio che di fronte alla promessa di lauti compensi l’amministrazione Leghista non ci pensi due volte: centro commerciale più scuola materna. Un affare!!! Già in altre occasioni il nostro Sindaco non si è lasciata scappare occasioni d’oro (e ha nascosto la bandiera ambientalista che sventola solo quando fa comodo…). Per l’area ex Sobea di Mapello ha detto si (dietro la promessa di nuove rotonde e opere pubbliche). Per l’area ex DB, dopo (ormai) anni di promesse (e di ricorsi) forse sta arrivando qualche soldino. Fino ad ora risultati pochini….

Operazioni che non sembrano rispondere a logiche di mercato, bensì di speculazione. In questo contesto ci si trova di fronte alla prospettiva di avere due centri commerciali (ed un supermercato che da poco ha aperto a Locate, sempre sulla Briantea) concentrati in mezzo chilometro e due scuole materne ad Ambivere. E’ una situazione tragicomica che lascia spazio a molti interrogativi.
Forse il nostro Sindaco è stato travolto dal dilagante fenomeno del protagonismo portato alle estreme conseguenze, dove ogni sindaco della Lega si costruisce il suo centro commerciale, la sua scuola materna, la sua piscina, la sua palestra ecc, ecc.
Ma se le cose vanno così, ci sarà sempre più bisogno di “fare cassa”, di trovare entrate sicure e come conseguenza quella di trovare finanziatori certi, proprio come quelli che hanno bisogno di costruire i loro supermercati. Per “pura coincidenza” Ex Sobea e area Losa stanno per essere rilevate da due società (Virgilio e Leonardo) che hanno stessa sede e stessi amministratori…
Sono esigenze che si incontrano, che fanno scaturire queste forme di baratto anomalo in cui è previsto l’abbondante uso di moneta, per permettere cementificazione a non finire, affari, finanza.
Nessuno ci potrà ricompensare per la distruzione del territorio, stanno barattando la nostra salute fisica e mentale, la qualità della vita, e dalla situazione attuale non si esce senza una nuova consapevolezza civile della necessaria distinzione tra interessi pubblici e privati. Un bene questo, che sembra ormai perduto.


Il Regalo alla Losa Legnami
la strada in argomento è stata ceduta ai proprietari frontisti. La vendita è stata approvata in consiglio comunale 19/4/2005, con qualche protesta da parte delle minoranze. Non tanto per il fatto che è stata ceduta a privati, ma perché è stata praticamente regalata.
Il terreno (circa 450mq) era stato valutato dai tecnici comunali 90 € al mq. Tuttavia la valutazione è stata abbassata a 45 € al mq perché “l’area non ha alcun pregio e riveste interesse commerciale solo per i proprietari frontisti”, questa è la giustificazione del Sindaco Alma Ravasio. Il ragionamento è: visto che non vale niente ti faccio lo sconto almeno tu ci guadagni qualcosa. Saldi del 50%: il comune ha incassato 20.000 € anziché 40.000 €. Ma qui si sta facendo l’interesse della popolazione o l’interesse dei proprietari terrieri (Losa Legnami) e relativi immobiliaristi? Sembra proprio di questi ultimi, visto che l’amministrazione comunale ha fatto passare commerciale l’area (con un ulteriore, forte aumento del valore dell’area)…
Doppio regalo per i proprietari e doppia beffa per i cittadini.
E poi si ha la faccia tosta di dire che il bilancio comunale è sempre risicatissimo…..

Scuola Materna
Non ultimo è imbarazzante il modo in cui si sta gestendo la questione scuola materna. Nessuno (nemmeno la Parrocchia) prima del Consiglio Comunale era al corrente della proposta “scuola materna in cambio di un centro commerciale”. Siamo rimasti sconcertati. Forse è tutta una finta, un abile gioco del nostro Sindaco, che incapace di gestire il rapporto con la Parrocchia, ha messo in atto una forzatura per tentare di sbrogliare la matassa, ormai difficile da districare, soprattutto a causa di azioni poco diplomatiche ed incoerenti da parte di questa maggioranza, sempre incline alla contrapposizione e sempre pronta alle prove di forza. Sta di fatto che il nostro sindaco in consiglio comunale ha usato parole pesanti:

Parole Parole Parole
“…La scuola materna è inadeguata…non è funzionale…è obsoleta…cadente…in condizioni disastrate…piuttosto che buttare i soldi in una struttura che non è pubblica preferisco costruire una nuova struttura che resterà pubblica” Alma Ravasio, Consiglio Comunale del 13 Settembre 2006

Caro Sindaco, solo tre domande:
· Dove troverai i soldi per gestire una nuova scuola materna una volta costruita?
· Perché certe varianti (area Losa) vanno avanti, mentre altre (asilo vecchio) restano ferme al palo?
· Chi ci guadagna da questa operazione?? La comunità di Ambivere o i sig.ri Losa – Soc Leonardo?

mercoledì 10 ottobre 2007

Ambivere, la protesta di un residente

da: Eco di Bergamo

Caro direttore,
ho letto con molta attenzione il redazionale pubblicitario pubblicato sul giornale in data 6 settembre riguardante il Comune di Ambivere e, in tutta onestà, mi sento in dovere di fare alcune precisazioni.
Il paese di Ambivere, nel quale vivo da circa 40 anni, viene descritto come un’amena località pede-collinare, isola felice della Bergamasca dove l’amministrazione è attenta alla salvaguardia del territorio e via dicendo.
Forse al signor sindaco è sfuggito il fatto che tra non molto verrà realizzato ad Ambivere un centro commerciale che coprirà una superficie di 10.000 metri quadrati, che poco distante, nel comune di Mapello, sorgerà un altro centro commerciale di maggiori dimensioni e che tutto ciò sicuramente avrà un impatto pesante sulla già difficile viabilità dell’ex statale Briantea.
Altro tema ben più caro agli ambiveresi e mai risolto è quello degli «odori gradevoli» che si sprigionano durante le ore serali (ma ormai anche di giorno) dagli insediamenti industriali e che costringono gli abitanti a vivere tappati in casa incidendo negativamente sulla qualità della loro vita e su quella dei loro figli.
Dulcis in fundo non poteva mancare la ciliegina sulla torta, quello che fa di Ambivere l’autentica perla dell’Isola: siamo tra i primi in classifica per insorgenza di tumori. Per dovere di cronaca...
Un cordiale saluto dal paese dei balocchi.
di DENIS MAZZOLENI

domenica 7 ottobre 2007

IL BANCO VINCE SEMPRE

In onda domenica 14 ottobre 2007 alle 21.30 - Report - Rai Tre

Gli Enti pubblici hanno sempre bisogno di soldi e li trovano facendo mutui e obbligazioni. Poi si fanno sistemare i debiti dalle banche che si inventano operazioni di finanza strutturata. E così si spostano i debiti in là nel tempo e il pacco se lo ritroveranno le giunte future. Questi scherzetti poi costano cari: le banche hanno un debole per le Regioni, le Province e i Comuni, perché di solito non capiscono i rischi che corrono e non si accorgono dei costi impliciti nelle operazioni “swap”. Gli “swap” fanno parte della famiglia dei derivati (la stessa dei mutui subprime che hanno messo in crisi le borse di mezzo mondo) e si chiamano così perché derivano il loro valore da variabili esterne.Sono strumenti complessi e rischiosi, dove chi ne sa di più lucra profitti abnormi, e chi ne sa di meno perde tutto. Pare che in Italia non si possa vivere senza i derivati perché non hanno lasciato fuori nessuno, dalla grande Regione al piccolo Comune di montagna, dalla lavanderia, al policlinico, all’istituto delle suore. Sono almeno 30 mila le imprese private coinvolte, e 900 gli enti pubblici che ci stanno rimettendo centinaia di milioni. Siccome però nel caso degli enti pubblici passano per perdite potenziali, non vengono scritte da nessuna parte, e rimangono debiti fantasma. Per esempio all’azienda dell’Acquedotto Pugliese, di proprietà della Regione, le banche hanno fatto assumere un rischio così elevato che i cittadini pugliesi rischiano un domani di restare senza i soldi per riparare le tubature.
di Stefania Rimini

mercoledì 3 ottobre 2007

Ambivere, raccolta firme per odori molesti

da: Eco di Bergamo - 21 settembre 2007
«Vogliamo che chiunque sia preposto alla tutela dell'ambiente e della salute pubblica intervenga tempestivamente a effettuare o a richiedere gli opportuni controlli; che vengano fatti monitoraggi continui e visibili intempo reale a tutti per garantire la giusta trasparenza; che si garantisca con assoluta certezza la non pericolosità delle esalazioni delle attività presenti sul territorio; che si provveda affinché non vi sia neppure alcun fastidio o molestia olfattiva tale da creare alcun problema a tutti». È la richiesta, firmata da 132 cittadini di Ambivere, residenti nella zona nord del paese, trasmessa al sindaco Alma Ravasio, al presidente della Provincia di Bergamo, al comandante la stazione dei carabinieri e aldirettore dell'Arpa regionale (dipartimento di Bergamo), perché abbiano acessare sul territorio comunale di Ambivere gli odori molesti provocati daattività produttive presenti sul territorio. «Gli odori fastidiosi si manifestano principalmente la sera dopo le 22, alternando esalazioni che puzzano di bruciato a odori acri di fonderia -spiega uno dei firmatari della petizione presentata -. Molto forte è stata l'ondata maleodorante avvenuta a metà luglio verso l'una di notte, che ha invaso il paese con un fumo nero, obbligandoci a tapparci in casa, nonostante il caldo. Ora non siamo più disposti a tollerare episodi di questo genere, che persistono ancora, anche se non più come quella notte». Dal sindaco Alma Ravasio abbiamo saputo che anche a Palazzago, un agglomerato di case che dà sulla strada Briantea limitrofa al territorio di Ambivere, ha registrato problemi di odori molesti, e i residenti hanno presentato ai loro amministratori una richiesta firmata da oltre trentapersone. Richiesta che il Comune di Palazzago ha poi girato al sindaco di Ambivere. «Questi odori non ci devono essere e io sono la prima a volere che cessino - risponde dunque Alma Ravasio -. Ripeto che già mi sto muovendo attraverso le istituzioni di controllo e questa è la risposta ai cittadini firmatari e a tutta la comunità». Da quanto si è potuto sapere, per monitorare questi odori molesti è necessario procedere con rilevazioni attraverso i cosiddetti nasi elettronici o cattura odori, che possono classificarli e registrarli. L'Arpa di Bergamo è sprovvista di questo mezzo tecnologico che però si può affittare da società specializzate. Serve che qualcuno si assuma l'onere della spesa.
di Angelo Monzani

Ambivere, al Santuario iniziano i lavori di restauro

da: Eco di Bergamo
È tutto pronto per il recupero del Santuario della Madonna del Castello, ad Ambivere. I lavori di conservazione e restauro del manufatto sono stati appaltati e dovrebbero iniziare proprio in questi giorni.
L'intervento è stato suddiviso in due lotti. Il primo riguarda la messa in sicurezza dei muri del fronte sud (il lato sinistro in cima alla scalinata, ndr), che con il passare del tempo manifestano cedimenti verso valle e hanno già provocato delle depressioni del terreno. Il progetto, elaborato da Emanuele Motta, prevede che prima venga realizzata una palificazione di sostegno alle spalle del muro per poi provvedere alla demolizione del parapetto esistente e quindi alla sua ricostruzione con il riutilizzo del materiale precedentemente recuperato. È prevista anche la rimozione e il successivo ricollocamento dei proiettori che illuminano la facciata sud del santuario. Con l'intervento verrà inoltre assicurata la raccolta delle acque piovane, con tanto di costruzione di un sistema di drenaggio delle acque d'infiltrazione a ridosso del muro. I lavori, che verranno eseguiti nel pieno rispetto conservativo degli elementi architettonici che costituiscono la chiesa, sono stati appaltati alla «So.Ge.Tec srl» di Villa d'Adda e alla «Pavilombarda srl» di Curno. Inizieranno proprio in questi giorni e dovrebbero concludersi nel giro di sei mesi per un costo di 195.000 euro. Questo, comunque, sarà solo il primo lotto d'intervento a cui ne seguirà un secondo per il restauro dell'apparato decorativo interno della volta della chiesa che sarà soggetto a specifiche operazioni per eliminare i segni lasciati da vecchie infiltrazioni d'acqua e il generale scurimento dei toni dovuto al deposito delle polveri e del fumo delle candele. Il progetto, elaborato da Elena Cassia (grave conflitto d'interessi), prevede poi la creazione di un vespaio aerato provvisto di cunicolo esterno e il conseguente rifacimento, in cotto lombardo, della pavimentazione già esistente. I lavori del secondo lotto, per altri 100.000 euro, attualmente sono in fase d'appalto, ma partiranno solamente quando sarà stata ultimata la prima parte dell'intervento relativa alla ricostruzione delle opere murarie. L'obiettivo, comunque, è quello di ultimare l'intero intervento entro il prossimo settembre e inaugurare il santuario proprio in occasione della festa della Madonna del Castello.

Sei felice dell'aria che respiri ad Ambivere?