facciamo seguito all’Assemblea pubblica del 20 marzo ringraziando tutti coloro che Vi hanno partecipato, relatori professionisti, amministratori e semplici cittadini.
Pur aspettandoci una partecipazione più larga, reputiamo una platea oggettivamente trasversale abbia avuto modo di constatare come da parte degli organizzatori si sia cercato di fornire delle informazioni tecnico-scientifiche solide e condivisibili.
Abbiamo inoltre avuto modo di apprezzare come la stessa rappresentante della ditta Somet Spa abbia palesato l’intenzione di “sotterrare l’ascia di guerra”, offrendosi di collaborare con le Istituzioni ed i cittadini.
Il materiale divulgativo presentato dagli esperti intervenuti sarà presto a disposizione presso la biblioteca comunale e può già essere scaricato dal sito amico http://www.ambivere.blogspot.com/ che gentilmente si e’offerto di ospitarci.
In ogni caso, a consuntivo della serata, trovano fondamento le perplessità in merito alle procedure con cui gli organi preposti ai controlli hanno espletato nel tempo la propria funzione.
In particolare, dopo aver ascoltato la relazione del dott. Giovanni Mosconi (Tossicologo e Primario del reparto di Medicina del Lavoro dell’Ospedale Riuniti di Bergamo), l’aspetto più allarmante resta quello delle garanzie reali per le nostre condizioni di salute.
Senza voler disegnare scenari inquietanti appare obbligatorio, da subito, definire un piano di monitoraggio dello Stato della Salute in Ambivere.
AI NOSTRI AMMINISTRATORI VA QUINDI L'INVITO PRESSANTE A COLLABORARE CON QUANTI (COMUNITA' SCIENTIFICA LOCALE, MEDICI DI BASE) POTRANNO SOSTENERE QUESTO PROGETTO.
Ci auguriamo venga poi considerata la proposta già espressa di attribuire alle problematiche ambientali ed inerenti alla salute dei cittadini un assessorato indipendente, guidato da persona di comprovata esperienza professionale.
Costui dovrà ergersi a paladino irremovibile del diritto alla salute degli Ambiveresi, facendosene interlocutore permanente e sostenendone le richieste a partire dalla finora inascoltata ricerca delle DIOSSINE nel territorio.
Questo consentirebbe al Sindaco, guida politica ed amministrativa indiscussa del paese, di porsi quale garante del diritto di tutti e quindi di tutelare oltre la nostra salute (che resta il bene più prezioso), il legittimo interesse delle aziende a produrre reddito nel rispetto delle regole e della vita.
Per questa istanza cercheremo durante il mese di Aprile di raccogliere firme in modo molto trasparente, senza cioè opprimere i passanti o suonando ai campanelli delle abitazioni.
Fornire ai cittadini una trasparente visione del contesto produttivo confinante servirebbe ad evitare la nascita di leggende metropolitane sulle quali speculazioni ideologiche o pressapochismo di comodo troverebbero facile leva.
Finanziare un piano organico di monitoraggio delle condizioni fisiche di tutti gli Ambiveresi, a titolo di risarcimento simbolico per le violenze che sicuramente il territorio ha subito dal 1988 ad oggi.
Si dovrebbe garantire ad ogni cittadino un controllo medico specialistico presso struttura sanitaria adeguata. Tale controllo andrebbe esteso per più anni a tutti i minorenni ed a tutte le categorie a rischio.
Collaborare fattivamente con il territorio finanziando una ricerca con tecnici selezionati sia dalla Azienda che dall’Amministrazione Comunale per definire nuovamente il quadro di rischi ambientali, considerando non accettabili le contestate indagini sinora svolte.
Rinunciare in ogni caso e a prescindere da convenzioni già eventualmente stipulate con le passate amministrazioni all’ampliamento della capacità produttiva: questo quale atto dovuto verso i residenti in Ambivere e come segno di civiltà.
2 commenti:
quello che stavo cercando, grazie
La ringrazio per intiresnuyu iformatsiyu
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