lunedì 19 maggio 2008

DISOCCUPATI DEL LUSSO

Report - Rai Tre. Puntata del 18 Maggio 2008:
I DISOCCUPATI DEL LUSSO
Clicca sulla seguente immagine per vedere la puntata.
Buona Visione.

Quello che l'inchiesta "Schiavi del lusso" aveva mostrato lo scorso dicembre era soltanto la punta dell'iceberg. Per usare un termine in uso nel fashion system era una precollezione, un anticipo della collezione in arrivo sulle passerelle.
I cinesi di Prato che assemblano borse griffate a pochi euro, in nero e spesso arruolando manodopera clandestina, non è l'unica anomalia del sistema, ma soltanto la più evidente. Come mostrerà l'inchiesta di Sabrina Giannini, le imprese cinesi che operano per conto delle grandi marche italiane, francesi e inglesi, si sono perfettamente integrate in tutti i distretti produttivi. Ovvero dove servono. Annientando sotto i colpi della concorrenza sleale gli imprenditori italiani. Nel distretto delle scarpe di lusso che si trova nella Riviera del Brenta il ricorso ai cinesi ha costretto al fallimento centinaia di tomaifici, nella totale indifferenza di chi trae beneficio dai prezzi stracciati.
Rinomate nel mondo, le scarpe "Made in Italy" sono spesso cucite dai cinesi in Italia oppure dai cinesi in Cina. Purché non si sappia. Approfittano dell'ambiguità di una normativa europea che i grandi gruppi hanno tutto l'interesse affinché resti tale.
A volte fanno perfino ricorso a pratiche che violano i codici doganali e del consumo. In Cina (a cui l'inchiesta dedica un capitolo) la manodopera per montare una scarpa costa dieci volte meno rispetto a quella italiana. L'inchiesta intende stimolare una riflessione sull'urgenza di una normativa chiara che tuteli il vero Made in Italy, prima che sia troppo tardi.

di Sabrina Giannini



Travaglio: «Su Schifani sono stato anche troppo buono»

Nessun commento:

Sei felice dell'aria che respiri ad Ambivere?