venerdì 30 maggio 2008

MONNEZZOPOLI

Chiaiano, professor Marfella

La Procura di Napoli ha ordinato l’arresto di 25 persone, funzionari pubblici e impiegati di aziende con relazioni con il Commissariato per l’emergenza dei rifiuti (Cdr). Il primo giorno la notizia era il titolo di copertina, poche ore dopo è diventata cronaca nelle pagine interne (Corriere) o motivo di fastidio, titolo di Repubblica: “Rifiuti, la magistratura ha creato problemi”. I giornali di Veltrusconi sono allineati nella difesa di Monnezzopoli. Sono stati arrestati i capi impianti Cdr di Napoli, Benevento, Caserta, Avellino, Salerno. Il tecnico del Cdr e responsabile unico per il procedimento dell’inceneritore di Acerra. Gli amministratori delegati delle società Fibe del gruppo Impregilo, e Ecolog delle Ferrovie dello Stato. Marta Di Gennaro, braccio destro di Bertolaso.
La presenza assidua dello psiconano a Napoli desta qualche sospetto. Il suo decreto con la creazione della Superprocura è un’ingiustizia a orologeria, sua antica specializzazione. 75 sostituti e procuratori aggiunti hanno denunciato la incostituzionalità del decreto. La prevista competenza di Napoli su tutta la Campania significa la paralisi delle indagini, in quanto tutti gli uffici giudiziari della Campania “dovranno interloquire con un unico ufficio di Procura, con il rischio che minore efficacia e tempestività abbia l’azione di coordinamento del lavoro della polizia giudiziaria da parte del pm”. I procedimenti in corso saranno affidati alla Procura di Napoli con effetto retroattivo. Scippo delle inchieste in corso a chi le ha avviate e caos per i passaggi di consegna dei documenti processuali.
Bertolaso è amareggiato, parla della spazzatura come di un perduto amore: “L’intervento a Chiaiano era stato bello”, “L’intervento della magistratura ha creato problemi non solo personali, ma anche con le comunità locali”.L’inchiesta che ha portato all’arresto dei 25 è partita a gennaio 2008, sempre tardi, ma senza nessuna relazione con il decreto dello psiconano.Ai 25 vanno aggiunti i 28 rinviati a giudizio per reati come truffa e frode in pubbliche forniture legati al ciclo dei rifiuti. Tra questi l’ex amministratore delegato dell’Impregilo, l’ex amministratore delegato della Fibe e la statua di sale Bassolino. Il processo inizia a luglio. Il blog lo seguirà con interesse.
25+28 fa 53, il “vecchio” della Smorfia napoletana. La cosa mi preoccupa, sono un po’ superstizioso, anche perché il numero 71, gli anni di un vecchio a caso, corrispondono nella Smorfia a “uomo di merda”.
Monnezzopoli sta arrivando.


RECUPERO DEI RIFIUTI AL 99%

fonte: www.beppegrillo.it

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